Cinque aggettivi per descrivere " Mo te lo spiego a papà" da parte dell'autore Francesco Uccello
1. Checazz assaje che sarebbe una cosa tipo divertente o simpatico.
2. Leggero, ma di quella leggerezza che Calvino descrive nelle sue Lezioni Americane.
3. Profondo perché parla di sentimenti contrastanti, di cose che non ci dicono e di cose che abbiamo paura di dire ad alta voce.
4. Amoroso perché come descrivo nell'ultimo capitolo anche i papà amano.
5. Emozionante, ma di quelle emozioni che i genitori a volte faticano a ricordare e a osservare ogni giorno."
Il libro nasce dal blog omonimo, dove l’autore offre il punto di vista di un papà con grande senso dell’ironia. perché spesso succede di fronte a una domanda molto concreta o molto filosofica dei nostri bambini di rimanere senza parole e cadere nel panico perché non si sa cosa o come rispondere.
La trama:
Francesco di mestiere fa l’educatore, e di esperienza con bambini e ragazzi ne ha tanta, ma quando diventa papà di DA1 (il primogenito) e DA2 (il secondogenito, a soli sedici mesi di distanza) scopre che essere genitore è un lavoro completamente diverso ma meraviglioso, sfiancante, entusiasmante, e soprattutto a tempo pieno e orario continuato.